
La notizia che il presidente dell'Associazione Orto dei Semplici Elbano, Dario Franzin, che cura e tiene aperto al pubblico l'Orto Botanico dell'Arcipelago Toscano da tre anni, sarà costretto a chiudere l'orto botanico a Santa Caterina, nel Comune di Rio nell’Elba, è veramente una pessima cosa per l’Elba, il suo ambiente e anche per la sua economia turistica. L'Orto dei Semplici, che si estende su un terreno accanto all'Eremo di Santa Caterina, è nato nel 1997 come luogo di studio delle biodiversità delle piante ospiti dell'Isola d'Elba e delle altre isole dell'arcipelago toscano. Sul sito della Regione Toscana si legge: «All'interno dell'area vari cartelli esplicativi danno informazioni sulle specie raccolte, le loro particolarità e gli usi popolari, sviluppatisi in migliaia di anni, per l'utilizzo in medicina e per l'alimentazione delle popolazioni isolane. Sorto dall'iniziativa dello scrittore e fotografo Hans Georg Berger e promosso da Gabriella Corsi e Fabio Garbari dell'Università di Pisa, l'Orto è in continua evoluzione, infatti ricercatori e docenti del Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università di Pisa continuano a collaborare alla raccolta delle piante endemiche dell'arcipelago. Gli spazi che lo accolgono sono stati progettati dagli Architetti Roberto Gabetti, Aimaro Isola e Guido Drocco».
«Un Orto Botanico – dice Franzin - ha bisogno di cure tutto l'anno e soprattutto di acqua tenuto conto che da ottobre 2008 hanno tolto il contatore, ma questa è un'altra storia. Negli anni passati ho tenuto aperto da marzo a ottobre quasi tutti i giorni, dal mattino fino a sera, e ho avuto circa 5/6.000 visitatori ogni anno, ma siccome non mi posso permettere una bigliettazione molti visitatori non hanno fatto offerte e quindi. Purtroppo ad eccezione del comune di Rio nell'Elba che ogni anno ha sempre dato un piccolo contributo a sostegno della vita dell'orto, anche perché essendo il più piccolo comune dell'isola non può fare di più, non ricevo da anni donazioni da nessuno».
Eppure In questi anni l’Orto dei Semplici Elbano, a volte anche in collaborazione con Legambiente, ha realizzato progetti di vario tipo, visite delle scuole medie elementari e materne di tutta l'isola, fornendo materiale didattico agli insegnanti e un piccolo quaderno "Erbario" dove i bambini (ogni anno più di trecento) potevano disegnare ed imparare a conoscere le piante autoctone ed endemiche dell'Arcipelago, eventi culturali come mostre fotografiche e organizzato visite guidate all'interno dell'orto per turisti ed eventi con associazioni. L’Associazione aveva anche intenzione di organizzare corsi di disegno e di musica. Ma la situazione economica è diventata insostenibile e il solo volontariato non basta a garantire l’apertura di un orto botanico che, visitato anche da molti turisti, è diventato un pezzo essenziale di quel patrimonio storico, ambientale e culturale che l’Elba troppo spesso svende, dimentica e ignora.
Fino ad oggi l’Orto Botanico ha visto solo contributi provenienti dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per recinzioni e depliant e qualche scarso e sporadico finanziamento proveniente da altri enti, con somme insufficienti. Ora il rischio è quello che questo gioiello della botanica e della storia elbana cada nel completo oblio.
In una lettera inviata a Legambiente per ringraziarla del sostegno e per la disponibilità Franzin scrive amaramente: «In questi anni ho imparato molto e ho capito che se chiudo i cancelli, forse ottengo visibilità e se la gente comune mi aiuta, riuscirà a smuovere le coscienze di coloro che possono decidere di aiutarci. La nostra associazione garantirà comunque la sopravvivenza di questo luogo importante per la conservazione e catalogazione della flora dell'Arcipelago ma i cancelli rimarranno chiusi. Pensiamo di riaprirli solo per la Festa della Sportella, che sarà come ogni anno il giorno di Pasquetta, ma dopo se non interverranno cambiamenti dovremo arrenderci».
Legambiente invita l'Associazione Orto dei Semplici Elbano a non mollare e tutti coloro che hanno usufruito dei servizi dell’Orto e goduto della sua bellezza a mobilitarsi per chiedere insieme a noi a tutte le istituzioni, alle associazioni imprenditoriali turistiche, all’Apt e alla Regione Toscana, alla Provincia di Livorno e al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano di intervenire per garantire non solo l’apertura della struttura ma anche un suo rilancio gestionale al servizio della conoscenza dell’ambiente e dell’economia turistica elbana.
Per maggiori informazioni: http://www.ortoelbano.it
Dario Franzin 3937352616
Fonte: Legambiente