lunedì 17 settembre 2012

A piedi attraverso la Cina, il video di Christoph Rehage

La bella avventura di Christoph Rehage: 4646 chilometri a piedi, in un anno, attraversando la Cina. Un video molto simpatico.

sabato 21 luglio 2012

I percorsi della Legend Cup: in bici dalle parti di Capoliveri

Un bel video registrato lungo i sentieri della Legend Cup, una delle manifestazioni sportive più sentite all'Isola d'Elba. Meravigliosi scenari visti dalla bicicletta. L'Elba è piena di queste opportunità. Meraviglie delle quali si può godere mentre si appaga la passione di pedalare. Il video è registrato in una delle più suggestive zone capoliveresi una volta sfruttate per l'estrazione del minerale, il monte Calamita.


domenica 1 luglio 2012

Grazie a tutti i nostri amici

Il Viottolo, anche nel 2012, continua a incassare recensioni positive da tutti coloro che hanno provato le nostre escursioni. Sono 32 le valutazioni presenti sul sito di TripAdvisor per una valutazione globale di "Eccellente". Siamo fieri di questo risultato. Ringraziamo anche il nostro staff. Le guide, selezionate con professionalità da Ruggero Lipani, ricevono regolarmente un sacco di complimenti da grandi e piccini.

Se volete leggere le recensioni cliccate qui

sabato 5 maggio 2012

Un trekking pericoloso...

Dopo il trekking pericoloso ecco il Caminito del Rey (Sentiero del re) - anche questo niente male - è un percorso costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, vicino a Álora (Malaga). Si tratta di un passaggio pedonale di 3 km con lunghe rampe larghe appena 1 m sospese fino a 100 m di altezza sul fiume, su delle pareti praticamente verticali. Attualmente si trova in condizioni fatiscenti, quasi tutto il percorso è privo di balaustre e ci sono dei tratti crollati dove resta solo la trave di supporto. Tutti questi fattori hanno contribuito alla nascita di una leggenda nera in seguito alla morte di alcuni escursionisti che avevano cercato di attraversarlo. [Vikipedia].

giovedì 22 marzo 2012

Le Domeniche del Granito su Travel Different


Il blog Travel Different ha lanciato una rubrica assai particolare denominata "Viaggi in luoghi poco turistici", questa volta è stato pubblicato il racconto di Alessandro Beneforti dedicato alle Domeniche del Granito.

"E l’inverno elbano può essere la stagione sorprendente per scoprire tutto ciò avventurandosi nei boschi e sulle montagne con “Le Domeniche del Granito“. Dunque un modo per destagionalizzare il turismo potrebbe anche esistere, basterebbe non fossilizzarsi sul facile Eldorado (non più così facile per la verità) dell'ombrellone e del secchiello, magari proponendo "viste mare" alternative.

Se volete leggere Travel Different cliccate qui

domenica 11 marzo 2012

In mountain bike in Norvegia

Un bellissimo video per gli appassionati di mountain bike. Nella zona di fiordi, attorno al villaggio di Fjørå luoghi stupendi dove si possono percorrere gli antichi camminamenti dei i contadini, tracciati da secoli di storia. Sentieri che dal paese conducono al mare per un dislivello di circa 1.100 metri. Sono caratteristiche simili ad un altro luogo, Mi sapete dire quale?




giovedì 8 marzo 2012

Centinaia di persone col Viottolo ai Forti Medicei Ferajesi in una Domenica del Granito

Da Elbareport di Samb

PORTOFERRAIO. Riscoperto il massimo tesoro portoferraiese, nascosto dai secoli che non porta benissimo sulle spalle, ma anche da erbacce, alberi, capperi e altre piante rampicanti, nonchè da antenne radio. Un po' è anche dimenticato, sebbene l'amministrazione Peria si sia mossa per la sua rivalutazione e recupero. Questo tesoro si chiama fortezze medicee, ovviamente; fortificazioni cinquecentesche che avvolgono la città antica interamente, dalla Linguella, con la Torre ottagonale, e mura e bastioni che girano tutto intorno al promontorio a ferro di cavallo, fin verso il fronte d'attacco e oltre verso le Ghiaie. Si sa, oggi la vita è tutta una corsa, incombe la crisi, e c'è anche chi è preso dai propri affari o da altre questioni stressanti, poco spazio rimane in genere per pensare ai beni architettonici e la cultura e così i bisogni delle fortezze medicee vanno in secondo e terzo piano.

Del resto il Volterraio sta crollando, altre opere elbane avrebbero bisogno di interventi. Ma qualcosa si muove. Circa 200 persone, forse di più, domenica 4, hanno risposto all'invito fatto, come ogni anno, da "Il Viottolo" , che col suo team organizza varie escursioni ambientali, gratuitamente, grazie al sostegno di albergatori, enti e associazioni (*). Questa volta il gruppo di guide costituito da Cinzia, Sara e Ruggero, ha gestito una camminata tra le fortezze medicee dal titolo "La città di Cosimo". Il Comune ha messo a disposizione la struttura che, come detto, da qualche anno è entrata nelle attenzioni dell'amministrazione. A illustrare ogni aspetto durante il percorso, un esperto di qualità come Giuseppe Massimo Battaglini, storico, già direttore della biblioteca Foresiana: ha fatto capire l'origine di questa grande costruzione, una fortificazione voluta da Cosimo I° dei Medici intorno al 1548, tale da impedire ogni velleità di future invasioni saracene o di altri belligeranti.



Battaglini ha narrato le vicende essenziali, ma ha pure aggiunto dettagli di rilievo nelle soste fatte lungo il tragitto tra i bastioni imponenti, e la spiegazione più ampia è avvenuta al forte Falcone, posto alla sommità della città, adagiata su di un promontorio dal quale si possono gustare una serie di panorami veramente unici. Tutta la parte nord che si affaccia sulle spiagge delle Ghiaie e più in lontananza La Padulella , Capo Bianco e via dicendo, quindi procedendo con lo sguardo in senso orario, c'è la visione dello Scoglietto e della costa ancora del nord, fino ad est per scorgere il canale di Piombino e oltre. Ai visitatori, giunti al Falcone, sembrava di essere sopra di un bastimento in marcia in mezzo al blu del mare. Dalla parte opposta tutto il centro storico della città, con la visione del forte Stella, della villa napoleonica dei Mulini, il porto mediceo, la torre dove Passannante impazzì e dove fu recluso nel 1933 anche il futuro presidente della Repubblica, quel Sandro Pertini allora antifascista irriducibile, che sfidò il regime di Mussolini a viso aperto. tanto da farsi lustri di carcere e confino come detenuto politico. Quindi Battaglini ha detto del fronte d'attacco, dell'origine della costruzione sorta grazie agli ingegneri Bellucci e Camerini ed altri particolari della situazione storica intorno al 1546, quando Cosimo riuscì a diventare Signore di Portoferraio togliendola agli Appiani, poi un accenno a Carlo V imperatore di 3/4 d'Europa.


La gente entusiasta delle informazioni e del percorso all'interno delle fortezze, commentava dicendo cose, ovvie, che però esprimono sentimenti e idee che vanno crescendo, del tipo: " Questo è un bene dal valore incommensurabile", oppure "Peccato che sia infestato da erbacce, piante che non hanno senso di stare qua dentro le mura, piante che si arrampicano sulle pietre, sui mattoni danneggiando nel tempo la struttura". Altri sono rimasti sconvolti dal vedere da vicino i tralicci delle antenne dei ripetitori radio-telefonici."Ma non possono stare altrove?". "Ci sarebbe da creare lavoro a chissà quanti per mantenere al meglio questa opera d'arte che ci ha lasciato la storia", ha aggiunto un giovane che senza dubbio cerca lavoro. E ancora " Ho dovuto scoprire questi camminamenti straordinari da pensionata", ha sottolineato Marcella Spagnoli La Rocca, già insegnante di matematica nelle scuole medie, come dire: quanto tempo ci è voluto ai residenti per gustare un posto di tale bellezza e importanza. Un' esperienza che senza dubbio è da ripetere, molto più frequentemente.



"Ma questo posto dovrebbe essere aperto tutti i giorni -commentava infatti una signora dall'accento milanese - ci troviamo in mezzo ad un posto stupendo che va conosciuto e frequentato". Nel forte Falcone è stato recluso Guerrazzi dove scrisse anche alcune sue opere; evidentemente la città ha al suo interno, ad ogni angolo, parti di storia nazionale medicea, ma anche napoleonica e poi quella dell'antica Fabricia dei resti di una villa romana, che si trova ancora nei pressi della Linguella, dove c'è il museo. Qualcuno, crediamo proprio il nostro direttore, definì questo luogo "Mortoferraio", un'ironia amara per dire di quanto ci sarebbe da fare per arricchire la vita di questo ex borgo militare. Non c'è da sperare che le coscienze si risveglino sempre di più e che si riescano a trovare le strade per valorizzare un bene architettonico, storico, paesaggistico, tra i più importanti del Mediterraneo.